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Noi crediamo nella Cultura vera, ovvero la capacità dell'uomo di raccontarsi a se stesso. Nessuno escluso.

martedì 13 agosto 2013

Canti Kallistaici


Riportiamo qui ciò che le dedicammo secoli fa, quando Kallistèa decise di inviarci i suoi custodi per svegliarci dal nostro torpore. Il lettore accorto noterà pertanto che in questo modo si va attuando un incrocio di piani temporali tra la leggenda di Kallistèa e la sua storia concreta, sì che il prima si mischia innegabilmente col dopo. La vicenda diventa quindi più mossa e appassionante, mica vogliamo annoiarvi....

Partiamo con un sonettino.


OCCHI


Sangue di cielo dalle Sacre Sfere
si cola come neve sfrangia fresca
goccia da grotta in muto stagno e innesca
l'onda, che sboccia a pelo sopra nere
profondità, animate da intermisse
baluginanti lucciole polari,
specchio che s'apre dentro a ignoti mari
dell'Io e di freschi palpiti, non scisse
azzurrità, granita, onice, china,
buccia, mela-corallo, albicocca
bianca, poi fragola, zucchero in bocca
di quarzi adamantati, ovale crina.
Sogno perduto, sidro unto a petrolio,
gelida lava del mancato solio.

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